Escursioni consigliate a Zanzibar: 5 cose da fare

escursioni zanzibar

Programmare delle escursioni a Zanzibar è il modo migliore di godere a pieno delle meraviglie di quest’isola tropicale, perla dell’Oceano Indiano.

Tante cose da fare e differenti mete consigliate da esplorare, tra mare e terra, per un’esperienza meravigliosa, resa possibile grazie ai voli per Zanzibar in partenza da tutta l’Italia.

5 cose da fare: il vostro viaggio comincia da qui.

1. Il Villaggio di Nungwi

Nungwi Zanzibar

Il villaggio di Nungwi: se siete giunti nell’isola di Zanzibar non potrete fare a meno di immergervi in un’atmosfera da fine del mondo tipica dei villaggi di pescatori, come quello di Nungwi. Con un’ora di pulmino da Stone Town si può raggiungere Nungwi, la destinazione per chi vuole godersi una vacanza all’insegna del mare trasparente e dei ritmi lenti.

Nungwi è un piccolo paesino di pescatori sito sulla punta settentrionale di Unguja, la principale isola dell’arcipelago di Zanzibar. È costituito per lo più da spiagge paradisiache e caratteristiche casette. Un paradiso incontaminato, che si è aperto al turismo soltanto negli ultimi anni. La zona era conosciuta per essere uno dei più attivi centri di costruzione dei dhow, ovverosia le imbarcazioni da pesca che noterete sicuramente almeno una volta nel corso del vostro viaggio a Zanzibar.

Nungwi non può vantare particolari luoghi di interesse, fatta eccezione per il piccolo acquario che è stato recentemente aperto: come detto prima infatti, sino a meno di due decenni fa la popolazione si opponeva all’arrivo del turismo, tanto che quella di Nungwi è stata l’ultima spiaggia tra quelle di Unguja a ospitare ristoranti e hotel.

Va semplicemente vissuta, ammirando i suoi abitanti e i loro vestiti dai mille colori, la natura incontaminata e quel senso di condivisione e pace che caratterizza molti paesi africani. Basta lasciarsi trascinare dai suoi ritmi, godendosi la splendida piaggia e l’acqua, che rimane bassa per centinaia di metri, tanto che i pescatori spesso non utilizzano neppure le tradizionali dhow di cui accennato poc’anzi.

Insomma, quella a Nungwi è un’escursione “must” da fare se si viaggia alla volta della Tanzania. 

2. L’isola di Pemba

isola di pemba zanzibar

Si trova a circa 40 chilometri a nord di Zanzibar di cui è la “sorella minore”. Lo è senz’altro anche in termini di notorietà, ma di sicuro può eguagliarla per ciò che riguarda il patrimonio naturale.

Tra le possibilità di escursioni con partenza da Zanzibar, sicuramente quella verso Pemba è da tenere in considerazione, per scoprire gli aspetti più genuini di quest’area della Tanzania e dell’Oceano Indiano.

Le ricchezze di Pemba

Nonostante sia fuori dalle principali rotte turistiche, da sempre Pemba può vantare un tesoro rappresentato dall’esuberanza della natura per larga parte ancora incontaminata.

  • L’isola verde – La prima cosa che colpisce coloro che hanno deciso di dedicare un’escursione a Pemba partendo da Zanzibar, è lo straordinaria ricchezza di vegetazione che ricopre l’isola, mai deturpata da interessi commerciali.
  • Le spiagge bianche – Ciò che è vero per la vegetazione vale anche per le spiagge. Gli scarsi collegamenti con l’isola e il poco interesse turistico hanno preservato spiagge immacolate.
  • I chiodi di garofano – Assieme a Zanzibar e Mafia, Pemba è considerata una delle isole delle spezie. È, più di Zanzibar stessa, il regno della coltivazione del chiodo di garofano. Uno spettacolo non solo per il gusto e per l’olfatto, ma anche per l’udito. Infatti, recandosi a Pemba durante il periodo di fioritura delle sue piante (tra dicembre e gennaio), l’isola diventa una sinfonia di ronzii di api.
  • La pesca – Il canale che divide Pemba dalla costa di Tanzania e Kenya (il Pemba Channel) è una zona molto pescosa dell’Oceano Indiano. Marlin, pesci spada, tonni, squali e barracuda. Chi ama la pesca d’altura non può non visitare, almeno una volta nella vita, il mitico Pemba Channel. Anche Hemingway è stato qui.
  • La tradizione magica – Lo stato di semi-isolamento nel quale si trova l’isola ha permesso di conservare molte delle ancestrali tradizioni folcloristiche di quest’area dell’Africa. Pemba è anche famosa per i suoi stregoni-guaritori waganga. Loro preservano e tramandano i segreti della medicina africana.

Cosa vedere e cosa fare durante l’escursione a Pemba

La spiaggia di Vumawimbi – Uno degli spettacoli naturali per i quali l’escursione a Pemba è un must per chi trascorre le vacanze a Zanzibar. È una delle spiagge più belle dell’intero arcipelago, lontana da ogni deturpazione a scopo turistico.

La foresta di Ngezi – Una foresta primaria di più di 1.400 ettari e protetta da una riserva. Si trova nell’estremità nordoccidentale di Pemba. Qui è possibile vedere allo stato libero la curiosa volpe volante di Pemba. Chi vuole visitare la foresta, farà bene a munirsi di repellenti contro le zanzare.

Le immersioni a Pemba – Coloro che hanno scelto Zanzibar per le possibilità di immersioni che l’isola offre, a Pemba troverà occasioni ancora più spettacolari per ammirare i fondali e la vita sottomarina. Gli amanti dello snorkeling non possono perdere i fondali a largo dell’isola di Misali per i suoi coralli e i pesci colorati.

Gli edifici storici e i siti archeologici – La costa e l’entroterra di Pemba sono costellati di edifici antichi e siti archeologici spesso abbandonati o poco valorizzati. Per saperne di più, leggete qui.

Scoprire il voodoo di Pemba – Non si può visitare il cuore della magia tradizionale africana senza esplorarne gli aspetti più folcloristici. Se si vuole percorrere questa strada misteriosa, si consiglia di rivolgersi a una guida locale.

La versione soft della corrida – Un retaggio della dominazione portoghese: la corrida. Qui è ancora in voga, anche se in forma molto meno cruenta.

Come raggiungere Pemba da Zanzibar

La via più rapida, comoda e sicura per raggiungere Pemba da Zanzibar è con i voli interni che arrivano nella principale città: Chake Chake. Sono in programma partenze giornaliere da e per Pemba.

3. Prison Island

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 Prison Island è una delle più piacevoli e interessanti da fare, perché non troppo impegnativa ma assolutamente suggestiva. Ecco tutto quello che c’è da sapere per organizzarla.

Un’escursione imperdibile a Zanzibar

Quello a Zanzibar è uno di quei viaggi che difficilmente scorderete nella vostra vita. Un mare da sogno, una natura incontaminata, splendide località a cui vengono affiancate le tradizioni folcloristiche di un popolo affascinante.

E le possibilità durante una vacanza sono molteplici: ci si può rilassare in una delle sue spiagge o fare una delle tante escursioni consigliate a Zanzibar: da quella del Tour delle spezie a quelle alla Laguna Blu, fino a Prison Island. Quella in questa suggestiva isola non sarà troppo impegnativa: dura mezza giornata e vi consentirà di ammirare le splendide tartarughe che popolano l’isolotto. Il tutto, ovviamente, circondati dalle immacolate spiagge e il cristallino mare che caratterizzano la zona.

Cosa vedere

Prison Island è una piccola isola, che potreste sentire chiamare anche “Changuu” o ”l’Isola della Quarantena”, che sino a qualche anno fa era molto in voga tra i turisti facoltosi che pernottavano nell’unico hotel lì presente.

Come abbiamo anticipato, la principale peculiarità di Prison Island sta nella sua nutrita colonia di tartarughe giganti delle Seychelles: alcune di loro arrivano persino a superare i 190 anni, mentre altre pesano anche quasi 2 quintali.

Sull’isola si trova anche la prigione (da qui il nome Prison Island), che veniva usata da un mercato arabo di schiavi come luogo di detenzione degli stessi. Successivamente, nel 1983, il primo ministro britannico di Zanzibar la fece diventare un carcere, che però non venne mai usato se non come stazione di quarantena, la stessa che oggi è un ristorante.

Come raggiungerla

Per raggiungere Prison Island si salpa dal porto di Stone Town. Le imbarcazioni che collegano l’isoletta a Zanzibar impiegano circa 15 minuti per arrivare a destinazione.

4. Il tour delle spezie

Il tour delle spezie: l’inebriante profumo di curcuma, cannella e zafferano avvolge l’isola di Zanzibar, trasportando i viaggiatori in un luogo magico fatto di essenze e colori esaltanti. Tante sono le escursioni organizzate per far conoscere le origini di questo mondo avvolgente fatto di scambi commerciali e sapori. Qui puoi leggere un approfondimento dedicato a questo tour.

5. La foresta di Jozani

foresta di jozani

La foresta di Jozani è uno degli ultimi lembi di foresta ancora intatta dell’isola di Zanzibar: un’area naturale protetta dove si alternano boscaglia sempreverde, macchia costiera e le caratteristiche foreste di mangrovie. E dal 2003, la foresta fa parte del Parco nazionale Jozani Chwaka Bay. Ecco tutto quello che c’è da sapere per organizzare una delle più belle escursioni a Zanzibar.

Cosa vedere: flora e fauna

Uno dei motivi che rendono tanto importante la foresta dell’isola di Zanzibar è innanzitutto la sua flora. Le piante più significative, come già detto, sono le mangrovie, con i loro intricati tappeti di rami che arrivano fino al mare. A queste poi si affiancano altre specie come sommacco e palma da olio, oltre alle piante tipiche della boscaglia acquatica: è qui che le foreste di mangrovie si tuffano nelle acque della baia, regalando forse lo spettacolo più bello di questo parco naturale.

La fauna della foresta di Jozani è composta da circa cinquecento specie diverse di animali: forse il più celebre è il colobo rosso di Zanzibar, una piccola scimmia endemica di quest’isola dell’Oceano Indiano, a rischio di estinzione così come il cefalofo di Ader, un’antilope. Ma non mancano anche 50 diverse specie di farfalle, tartarughe marine, 40 specie di uccelli e molti altri animali.

Info, biglietti e orari di visita

La foresta è attraversata da sentieri naturalistici di diversa lunghezza e difficoltà. Quello principale, accessibile a tutti, attraversa il parco tagliando al centro della foresta ed è  percorribile in circa 60 minuti. La visita è ammessa solamente se accompagnati da una guida ranger professionista.

Dove si trova e come raggiungerla

La foresta di Jozani è situata a circa 35 km a sud-est di Stone Town e arriva fino al mare, sulla costa orientale di Zanzibar, precisamente a Chwaka Bay. Si raggiunge in auto prendendo la strada per Paje, ma l’ingresso del parco è facile da raggiungere anche con una corsa in taxi, dala-dala o in autobus (con le linee 309 o 310). Non mancano, ovviamente, tour organizzati con partenza dalla città.

Non vi resta che partire: sono davvero tante le cose da fare e le bellezza da vedere. prenotare un volo per Zanzibar con Info Viaggio e cominciate la vostra avventura. Buon viaggio!

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